555 – Il convento del terrore

555 - Il convento del terrore

Tuam, 6 ottobre 1925

L’Irlanda del Nord era in piena lotta per l’indipendenza dal Regno Unito. E i combattimenti non avevano solo una matrice politica, ma anche religiosa: cattolici e protestanti si contendevano “il potere temporale”, strettamente legato a interessi espansionistici.
Nel frattempo, in Germania nasceva il partito Nazionalsocialista, che rilasciò a Hitler la tessera n°555. Infatti, egli era il 55esimo iscritto (il DAP aveva iniziato le iscrizioni dalla tessera n°501).
Mentre la storia faceva il proprio corso, il 6 ottobre a Tuam fu fondato un istituto di suore che ospitava madri non sposate e figli che venivano considerati illegittimi.
In un contesto molto difficile, “ragazze madri” e bambini iniziarono a rifugiarsi nel convento. Ivi, pensavano di trovare un posto sicuro e accogliente. Niente poteva lasciare immaginare che le “sorelle” avrebbero condannato a morte i rifugiati.
Madri e figli venivano segregati in stanze separate o, per meglio dire, in celle.
Tra il 1925 ed il 1961, tante vittime finirono nel dimenticatoio. La loro speranza si trasformò in una lenta, e sofferta, morte.

Una vita di prigionia, cominciata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Dopo sei mesi di schiavitù in un convento nazista, a Tuam (Iralanda del Nord), la protagonista viene rinchiusa in un manicomio.
Soltanto nel 2014, un giornalista scopre l’esistenza di fosse comuni all’interno dell’istituto.
Intanto, a distanza di settant’anni, i fantasmi del passato tornano a cercare la donna, mentre nell’opinione pubblica circola la voce che Hitler sia ancora vivo. Si sospetta che abbia stipulato un patto col diavolo, nell’attesa della Terza Guerra Mondiale.

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