Quando io e Marianna trovammo quel bimbo, nella periferia milanese, non potemmo lasciarlo solo. E nulla poteva farci credere che, quel giorno, il male si sarebbe impossessato delle nostre vite.
S’inaugurò, così, un anno che costituì per noi e il nostro gruppo di sciagurati amici una pesante condanna: la persecuzione eterna dei fantasmi.